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La mela nel buio

2016-07-13

In principio, sei un uomo stupido che ha in più una grande solitudine. Poi, un uomo che si è preso uno schiaffo in faccia e tuttavia sorride beato perché contemporaneamente lo schiaffo gli ha dato una faccia che lui non sospettava di avere.

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2016-07-09

Per quanta attenzione ci mettesse, tuttavia, il giorno era insormontabile; e come il punto disegnato su uno stesso punto, la voce del grillo era il corpo stesso del grillo, e non comunicava nulla.

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2016-07-13

[…] non voli solo perché non lo vuoi, e quando ti siedi su una pietra è perché invece di volare ti sei seduto. E poi?

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2016-08-03

Ma è certo che nel disordine di un primo incontro ci fu un momento in cui loro due, finalmente dimentichi di ciò che penosamente volevano trasporre in realtà, ci fu un momento non preparato da nessuno dei due, un dono della natura, in cui entrambi avevano bisogno di sapere perché l’altro era l’altro, e si dimenticarono di dire “per favore”; un momento in cui, senza che l’uno offendesse l’altro, ciascuno prese per sé quello che gli era dovuto senza rubarsi niente, e questo era più di quanto avrebbero osato immaginare: questo era amore, con il suo egoismo, senza il quale non ci sarebbe neppure dono. Uno diede all’altro l’avidità di essere amato, e se un po’ di tristezza c’era nel sottomettersi alla legge del mondo, quest’obbedienza era pure la loro dignità. Era l’egoismo che si concedeva tutto.

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2016-08-01

Adesso, lui aveva tutti i sensi che ha un topo, e uno di più, con il quale constatava ciò che accadeva: il pensiero. Era il modo meno scorretto di usarlo. Si lasciava guarire da ciò che c’era di completo nelle piante: con sollievo accostava i suoi brandelli scottati alla freschezza di ciò che esiste. Era molto bello non mentire. Dunque, seduto sulla pietra, lui non faceva nient’altro che questo: non mentiva.

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