READING NOTES FROM:

Clarice Lispector

2023-07-29

Solo più tardi avrei capito: ciò che sembra mancanza di senso – è il senso. Ogni momento di “mancanza di senso” è l’esatta spaventosa certezza che lì c’è il senso, e che non solo io non afferro, ma anzi, io non voglio, perché sono senza garanzie.

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2023-07-23

Creerò ciò che mi è accaduto. Solamente perché vivere non è narrabile. Vivere non è vivibile. Sarò costretta a creare sulla vita. E senza mentire. Creare, sì, mentire, no. Creare non è immaginazione, è correre il rischio grande di accedere alla realtà. Capire è una creazione, il mio unico modo.

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2023-07-29

La mia vita era stata continua quanto la morte. La vita è talmente continua che la suddividiamo in tappe e una di queste la chiamiamo morte. Io ero sempre stata in vita, poco importa se non propriamente io, non la cosa che ho deciso di chiamare convenzionalmente io. Io ero sempre stata in vita.

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2023-07-29

Attraverso un percorso laborioso io ero giunta alla profonda incisione nella parete che era quella stanza – e la breccia formava, come in una grotta, un ampio salone naturale. Nudo, quasi preparato all’ingresso di una sola persona. E chi vi entrasse si sarebbe trasformato in una “lei” o in un “lui”. Io ero quella che il locale definiva “lei”. Lì era entrato un io cui il locale aveva dato la dimensione di lei. Come se io fossi stata anche l’altro lato del cubo, il lato che non si vede, poiché si guarda frontalmente.

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2023-07-29

[…] qual è l’unico sentimento di una blatta? L’attenzione di vivere, inestricabile dal suo corpo. In me, tutto quanto avevo sovrapposto all’inestricabile da me, non era probabilmente mai arrivato a soffocare l’attenzione che, più che attenzione alla vita, era forse il processo stesso della vita in me.

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2023-08-08

[…] quello stesso che esiste nella blatta, quello stesso che vive negli astri, lo stesso che vive in se stesso – il demoniaco è prima dell’umano. E se si riesce a vedere quell’immediato, ecco che noi bruciamo come se stessimo vedendo il Dio. La vita preumana divina è così immediata che brucia.

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2023-07-30

La stanza era in se stessa. Era l’alta monotonia di un’eternità che respira. La cosa mi spaventava. Il mondo non mi spaventerebbe solo se io riuscissi a essere il mondo. Fossi il mondo, io non avrei paura. Se noi siamo il mondo, allora veniamo mossi da un delicato radar che ci guida.

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2023-07-29

La verità è che in quegli istanti, a occhi chiusi, io prendevo coscienza di me così come si prende coscienza di un sapore: io ero tutta sapore di acciaio e verderame, io, acida acida come un metallo sulla lingua, come pianta verde acciaccata, il mio sapore mi risaliva intero alla bocca. Cos’avevo fatto di me?

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